Aggiornamenti sulla situazione in Giappone

Pubblicato: 28 aprile 2011 in Articoli Ventonuovo.eu

La situazione dell’impianto nucleare di Fukushima, più di un mese dopo il terribile terremoto e il successivo tsunami, rimane seria.

Primo. La crepa che provocò la fuoriuscita di materiale radioattivo con il conseguente inquinamento delle acque, pur non essendo più presente, ha causato il deposito forzato di circa 70000 tonnellate di liquido di cui sopra che giace, al momento, nell’edificio delle turbine delle Unità 1, 2, 3.

Secondo. I generatori a diesel, rimasti in panne anche dopo il black out a causa dell’assorbimento di acqua causato dallo tsunami, sono stati accesi e risultano adesso funzionanti. L’operazione è stata compiuta per terminare i lavori di manutenzione dell’impianto di raffreddamento “off-site”.

Terzo. Fumo bianco continua ad uscire dalle Unità 2 e 3, non più dalla 4, evento verificatosi l’ultima volta il 25 aprile.

Quarto. Nell’Unità 1, 2 e 3 si procede a raffreddare i rispettivi noccioli anche con l’uso di acqua, pompata dal sistema di raffreddamento off-site con due portate differenti: 6 m3/h per le prime due unità, 7 per l’altra. Nella sola giornata di ieri, invece, nella quarta unità sono state immesse 85 tonnellate di acqua, sempre con l’obiettivo di tenere sotto controllo la temperatura.

Quinto. Nell’Unità1 si continua a immettere azoto, per evitare che l’alta concentrazione di idrogeno non rappresenti una fonte in grado di generare un incendio.

Sesto. Il livello delle radiazioni tende a scendere. Nelle 47 prefetture in cui si sono misurati i livelli di radioattività, dal 20 marzo, comunicati ufficiali affermano un decremento della materia radioattiva con zone sotto il limite legale.

Settimo. Una sola la prefettura in cui non è consentito bere acqua liberamente a causa della presenza di Iodio 131, che come sappiamo, è radioattivo.

Ottavo. I “sampling points” hanno permesso di verificare una decrescita del tasso di radioattività nel mare e l’assenza di materiale radioattivo a distanze che vanno oltre gli stessi.

A questo si aggiunge un programma esplicito del governo giapponese che mira a tenere informati e aggiornati i cittadini del Giappone tutto sulle condizioni dell’impianto e sulle dosi di materiale radioattivo presenti sul territorio, oltre a classificare come sicuri alcuni cibi e vietarne il consumo di altri.
A giorni, ulteriori aggiornamenti.

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